Turchia e torture
già pubblicato sul blog Istanbul, Avrupa di zingarate a cura di Giuseppe Mancini
Dopo il golpe fallito in Turchia, la campagna di demonizzazione del governo continua incessante. Invece di approfondire i temi più rilevanti – chi sono i golpisti, la resistenza popolare, le vittime civili – i media italiani hanno repentinamente spostato l’attenzione: soffermandosi su presunti linciaggi subiti dai golpisti (è possibile che ci sia stato qualche episodio isolato, dopo che i soldati a più riprese avevano sparato sulla folla uccidendo in totale 145 persone), sulle condizioni di detenzione immediatamente successive alla loro cattura, su presunte violazioni dei cosiddetti “diritti umani” in un contesto di straordinaria emergenza. Si parla addirittura di TORTURE, senza che le rlative foto mostrino il minimo graffio sui corpi o sui volti degli arrestati. Tutto ciò con ampio corredo di foto autentiche ma con didascalie fuorvianti, oppure di foto del tutto fasulle: magari poi faccio un post sull’attore teatrale che insieme ad altri carica un soldato ferito in macchina per portarlo in ospedale, presentato invece come fanatico islamista che si appresta a linciarlo! Regnano i pregiudizi (islamofobi), non i fatti.