Da qualche giorno si è tornati a parlare di Turchia per diversi fatti che – sebbene indipendenti l’uno dall’altro e piuttosto concentrati su vicende “interne” che poco dovrebbero suscitare preoccupazione ad un pubblico esterno – scuotono le paure di quanti stiano per recarsi in viaggio in Turchia, portandoli ad interrogarsi sulla sicurezza. Mi rivolgo agli italiani, ma parlo a tutti gli altri altri cittadini europei che – suppongo – pure si trovano a condividere le stesse preoccupazioni.
Bisogna sempre analizzare i fatti e nel farlo, avere assoluta coscienza del nostro stato d’animo, risalire alla fonte delle nostre preoccupazioni e poi valutare se sia il caso o meno di associare gli episodi di qui ad altri che accadono altrove!
Nelle ultime 48 ore si è saputo di:
– black out energetico
– il volo THY del 1 aprile che, diretto a Lisbona ha effettuato un rientro di emergenza poco dopo il decollo dallo stesso aeroporto di Ataturk
– un blitz al Palazzo di Giustizia sfociato nell’assassinio di un giudice inquirente e del suo sicario
Sembra ed è poco per giustificare la tempesta mediatica che pone la Turchia al centro del mirino di politici e giornalisti d’occidente, che si scatenano contro il governo dipinto come antidemocratico e insicuro. Di conseguenza appare evidente come l’ansia e le preoccupazioni di chi guarda dall’esterno siano più il frutto di particolari stati d’animo che non di concrete minacce per la sicurezza del paese e di quanti vi si recano in visita.
Francamente mi sento serena nell’affermare che non esiste altra capitale mondiale attualmente sicura come può esserlo Istanbul, per tanti motivi ma rispetto a questi ultimi avvenimenti: a distanza di poche ore dal black out energetico tutto tornava a funzionare normalmente ( sottolineo che un black out energetico si era verificato pure in Olanda pochi giorni prima ma nessuno ne aveva parlato in Occidente… viene da pensare che magari l’oscurità temporanea possa essere di moda). I boeing della Turkish Airlines hanno compiuto voli trasportando i passeggeri SALVI ed INCOLUMI, nessuna tragedia, nessun caso umano, nessun errore. Il blitz a Palazzo di Giustizia è un altro chiaro tentativo di sabotaggio politico intrapreso contro il partito che governa (e che probabilmente si tenterà di rovesciare in vista delle elezioni del prossimo novembre) che in nessun modo compromette la sicurezza né dei cittadini né dei visitatori.
Le storie sono tante e capire non è facile, poiché quasi sempre niente è come sembra… di fronte all’insicurezza e alle morti di ieri eravamo tutti Charlie, tutti tunisini tutti uniti dalla solidarietà per le azioni di terrore e le perdite di vite innocenti. Oggi di fronte ad episodi interni in Turchia siamo tutti giudici accusatori…. mi pare che qualcosa non torna!
La verità è che per comprendere bene ciò che accade – sempre che ve ne sia il bisogno, dato che finora si tratta di episodi ben circoscritti e che dovrebbero restare fuori dalle ingerenze esterne in quanto non compromettono la sicurezza personale di nessuno – bisogna avere una cognizione di causa ampia e che non si limiti a fare dei rozzi paragoni con le sciagure o attentati o come vogliate chiamarli che accadono altrove: è l’esatto contrario!
Senza voler approfondire dettagli – non è questa la sede adatta ma sono a disposizione per chiacchiere in privato – bisogna prendere coscienza di quanto accade oggi nello scenario politico globale: la Turchia è il corridoio, la macina, il margine di zolla di quel territorio che fu, era ed è l’EURASIA. Il legame territoriale, culturale antropologico ed economico delle nazioni eurasiatiche vive oggi uno stato di assoluta Ri-nascita e Ri-scoperta su modello della Via della Seta che va imponendosi come protagonista chiave degli scambi del prossimo futuro. Si confrontano così attualmente modelli economici e culturali ad Est ed Ovest.
Molte delle scelte politiche, economiche, legislative che l’attuale governo di Turchia effettua in piena autonomia non si raccordano pienamente con gli intenti di alcune parti: ecco dunque che si scatenano campagne mediatiche denigratorie per screditare l’autorevolezza di un governo dietro i fumi di minacce quali totalitarismo, restrizione delle libertà, ingerenza nella vita privata dei cittadini.
Spero di aver contribuito a chiarirvi un po’ le idee e ad essere un po’ più sereni ed ottimisti!
Non esitate per ulteriori informazioni.
Saluti a tutti da Istanbul